Rossana contro tutti

Autore: Enzo Russo
Nome: Rossana contro tutti
Editore: Arnoldo Mondadori Editore

Genere: Giallo
Tempo: Inizio 2000

1)Il padre di Rossana viene messo in prigione per una accusa grave.
2)Rossana tenta con il suo amico a trovare una soluzione nel liberare il padre.
3)I commissari, che sono molto amici di Rossana, tentano di trovare indizi utili per liberare liberare il papà innocente.
4)Salvatore Vadalà, che fa parte del gruppo dei calabresi(gruppo di mafiosi), muore.. è stato trovato in un fiume senza vita.
5)Alla morte di questo personaggio, si riescono a trovare alcuni indizi utili.
6)Rossana trova gli indizi giusti per incastrare chi ha messo in galera suo padre
7)La figlia di De Valle riesce a farlo sprigionare.

Personaggi:

Rossana: E' una ragazza di 15 anni, vive a Roma e, nonostante sia cosi' giovane, nell'investigare è molto brava.. pero' sempre in compagnia di un adulto.
Maresciallo Calabrò : E' un grande amico del commissario De Valle, cioè il padre di Rossana.Sapendo che il suo superiore non poteva mai far parte della camorra, aiuta la figlia a tentare una liberazione dal carcere, anche se ha avuto sempre qualche dubbio.
De Valle: E' una commissario molto esperto di indagini riguardo questo tipo, ma in questo racconto è lui la vittima e deve in qualche modo riuscire a salvarsi.

Descrizione:

Il libro "Rossana contro tutti" parla di un commissario di nome De Valle, che un giorno viene accusato di partecipazione nell'ostacolare delle indagini riguardo un gruppo di mafiosi: i calabresi.
Gli indizi che hanno stimolato i suoi colleghi ad arrestarlo sono stati dei soldi e un biglietto nel suo cassetto.
I soldi erano 500.000 euro in contanti e nel biglietto c'era scritto:
- Grazie signor De Valle per il suo contributo nel salvarci dall'arresto certo. Cordiali Saluti Carbet-.
Rossana non poteva crederci che suo padre, una persona cosi' seria e intelligente, poteva far parte di un gruppo camorrista, quindi decide di trovare gli indizi giusti per tentare di salvare suo padre da un ergastolo.
Il primo indizio che uscì fu la morte di Salvatore Vadalà, un membro del gruppo dei Calabresi.E' stato ritrovato morto nel fiume Tevere e le sue ultimi azioni sono stati 3 mesi fa, nel prendere dalla sua banca 500.000 euro e pensate che dopo 2 settimane sono stati trovati i soldi nel cassetto del commissario.
Il giudice Lorenzo Gaspetto aveva fissato il 9 dicembre una sentenza per decidere se mettere in carcere a vita De Valle si o no.
Quel giorno arrivò e a difendere il signor De Valle c'era sua figlia, che aveva solo 15 anni.
Rossana mostrò al giudice alcune prove che proverebbero l'innocenza del padre. Esse dicevano:
1)Mio padre sapeva qualcosa al riguardo del gruppo dei calabresi, dunque, prima che lui agisce alla cattura dei boss, bisognava in qualche modo sbarazzarsi.Per far ciò ci vuole un altro commissario..quindi in questura ci sarà qualcuno che vuole incastrare mio padre.
2)Una persona della questura è riuscita a darmi informazioni riguardo una telefonata che il signor Diliberto Spagnoli che parlava di soldi che bisognava dare a delle persone.. ma non si è ben capito cosa dicevano perché parlavano in codice.....

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Quello detto da Rossana, è stato molto utile perché ha convinto il giudice a dare la libertà al padre.
Alla fine si è riuscito a capire, grazie a il signor Diliberto Spagnoli accusato per falsa testimonia, dove il gruppo calabresi si trovava, facendo si l'arresto.